venerdì 4 febbraio 2011

SILLOGISMO.

“A mia moglie piace tanto fare l'amore”.
“Bhè come a tutte le persone normali. Credo.” -Risponde lei sorridendo-
Stesa su pelle nera, ecopelle nera, accanto a lui.
Il termine ecopelle non le era mai piaciuto. Una parola radical chic per dire plastica.
Meglio plastica, decisamente meno radical chic.
Il radical chic non le era mai piaciuto.
Lui non era radical chic e non era di ecopelle.
Lui le piaceva. Sillogismo.
Le piaceva senza sapere chi fosse, da cosa e chi provenisse, del suo passato conosceva solo un “grigio”.
Sapeva che gli piaceva fare l'amore (“come a tutte le persone normali”).
Sillogismo.
Sapeva che si era rotto gli occhiali da vista al concerto del Teatro degli Orrori, amava il Teatro degli Orrori. Come lei. Sillogismo.
Sapeva che
parlava tanto,
diceva poco.
Comunicava molto.
Bastava?
Bastava sapere che l'evoluzione di una, due vite, per il tempo di un pensiero aveva portato ad un divano di pelle, ecopelle, nera.

“La fotografia ti permette di vedere cose che altrimenti non potresti vedere”.
Diceva poco, comunicava molto.
Bastava.
Non conta il percorso pregresso, lo stato attuale -seppur per il tempo di un pensiero- scarnifica il superfluo mostrando l'essenziale.


Il sillogismo è un ragionamento concatenato deduttivo.
Un sillogismo valido non deve necessariamente essere logico. Deduco:
Io amo il sillogismo,
Il sillogismo spesso non è logico.
Io spesso amo il non logico.
Sillogismo.

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