sabato 21 maggio 2011

RINNOVARE IL SANGUE FA BENE.

Non sono arrabbiata, neanche un po', proprio per niente. Strano per me.
Sono solo esasperata.
Mi hai esasperato. Ci siamo chiesti, dati e detti tutto.
Io e te siamo stati l'universo, in esso nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Ci siamo trasformati in tutto. Mi sono resa niente.
Ci manca solo sull'ultima metamorfosi. L'assenza.
Devo non esserci per riprendermi dall'esasperazione. Devo uccidere quel che di te rimane in me, per risorgere. Perchè tu sei in me, e sei me.
Uccidendoti, mi ammazzo.
Sto sanguinando. Sanguino dai polsi, dalla bocca, dagli occhi, dalle dita, dalle gambe. Sanguino in ogni parte dove sei stato, nelle parti che hai guardato, da ogni angolo che hai amato. Sanguino talmente tanto che mi sento mancare. La tua assenza mi fa svenire. Rinnovare il sangue fa bene. Si rinnova eliminando le tossine che t'inquinavano, annichilivano, trasformavano.
Mentre svengo, mi sento meglio. Le tossine sono sul pavimento, ora non m'inquinano più.
Sto svenendo nel mio sangue pieno di tossine.
Io e te siamo stati l'universo, in esso nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Ci siamo trasformati in tutto. Mi sono resa niente.
Ci manca solo l'ultima metamorfosi. L'assenza.
In essa tornerò me. Arginerò l'esasperazione. Riassaporerò l'odore di un sorriso.
Svengo.

venerdì 20 maggio 2011

Nell'oblio mi sento libera.

Niente ricordi.
Nessuna identità.
Niente volti.
Nessuna abilità.
Niente usi.
Nessun costume.
Solo odori.
Odori conservati di effluvi percepiti.
Niente volti.
Nell'oblio mi sento libera. LIBERA tanto da non poterlo definire a parole, per quanto è vero. Nessuno si concentra mai sulla libertà da se stessi. Tendiamo sempre a ritenerci liberi da qualcuno o qualcosa. Dallo stato, dalle leggi, dai partiti, dal lavoro, da un uomo, da un'ossessione. Non pensiamo mai di liberarci di noi stessi. Senza memoria, sono libera. Libera da me stessa.
Libera dai costumi.
Libera dagli usi.
Libera dalle abilità.
Libera dai volti
Libera dall'identità.
Libera dai ricordi. Libera.
La memoria è un macigno inappropriato e maleducato.
Riaffiora solo quando vuole, e quando vuole lei, guarda caso non è il momento. E' proprio femmina la memoria. Inappropriata e maleducata. Senza di lei sono finalmente libera di essere me.
Nell'oblio mi sento fottutamente libera.
C'è solo un nome che affiora inappropriatamente e maleducatamente. Forse è il mio.
Ma io non posso avere un nome maschile.
Solo un nome non mi abbandona mai, neanche nell'oblio.
Un nome maleducato ed inappropriato, come la memoria. Quel nome è un po' come una donna,
riaffiora quando vuole.
Ora sparisci.